L’Alghero – Bosa è un nastro d’asfalto di 45 km sospeso tra una catena di montagne vulcaniche e il mare. E’ chiamata semplicemente così, o a volte, con un po’ più di poesia “Strada panoramica Alghero Bosa”.
Per gli appassionati di bici è semplicemente una delle strade più belle di tutta la Sardegna…e forse non solo;)
Vi raccontiamo secondo noi il perché, prendendo a paragone due strade famose a cui assomiglia tanto, una in Sudafrica e una in California.
Chapman’s Peak Drive – Cape Town, Sudafrica
Questa strada è un bel percorso lungo 9 km alle porte di Cape Town, diventato famoso anche grazie alla Cape Argus, la manifestazione cicloturistica di un giorno con più partecipanti al mondo. Curioso dell’enfasi con la quale mi veniva descritta, decisi di percorrerla in bici. Bella è bellissima, ma 9 km, anche se in bici sei scarso come me, finiscono troppo in fretta:)
Highway 1 lungo il Big Sur – California
La Highway 1 è la strada che collega San Francisco a Los Angeles in circa 750 km, ma il tratto più spettacolare sono i 200 km tra Carmel e Morro Bay, che infatti fa parte del National Scenic Byway System, un insieme di strade delle quali il ministro dei trasporti americano riconosce ufficialmente la valenza per interesse archeologico, culturale, storico, naturalistico, panoramico e ricreativo. Si tratta comunque di una strada americana, che forse per le dimensioni della strada stessa e la vastità del paesaggio nel quale è immersa, si gusta più in auto che in bici.
E allora cosa ha di unico la nostra Alghero Bosa?
Ve la raccontiamo dalla bici, e diteci se vi piace.
Per la prima metà la strada è un saliscendi continuo, con salite che grazie alla pendenza mai eccessiva si possono fare con calma.
Lasciandosi Alghero alle spalle, dopo un piccolo assaggio di costa, la strada punta per un breve tratto all’interno, per poi tornare sul mare con una discesa velocissima che porta sino alla spiaggia di Poglina.
Si sale nuovamente ma con pendenze sempre inferiori al 8%, il punto di riferimento successivo è la sorgente di acqua freschissima che scende direttamente dai monti di roccia vulcanica rossastra, e sgorga tutto l’anno da una colonna di roccia posta in un ampia area di sosta. E’ un punto perfetto per fare una buona scorta d’acqua, d’obbligo nei giorni estivi più caldi.
La cosa che stupisce di più, oltre alla bellezza del paesaggio, è la quasi totale assenza di auto. Nei fine settimana, ma quasi solo in estate, la strada è meta di motociclisti. Capo Marrargiu è l’imponente promontorio a metà del percorso, e va conquistato con due salite, la prima ci porta sino alla grande tettoia costruita sulla strada a proteggere dalle frane, la seconda è un po’ più lunga ed è quella che termina sul promontorio nel punto più alto della costa.
Da qui si abbraccia tutto il golfo da Alghero sino a Bosa e con un po’ di fortuna si possono avvistare i Grifoni, splendidi avvoltoi con un’apertura alare che raggiunge i tre metri, unica colonia autoctona in Italia. Grazie all’importanza naturalistica di questo territorio, si è evitata la costruzione di qualsiasi edificio, e ad oggi l’unico elemento umano che caratterizza il paesaggio sono alcuni ovili che godono di una vista spettacolare sul mare, piccole strutture di pietra che si integrano perfettamente con il silenzio irreale del luogo.
Superato Capo Marrargiu, per chi ama le discese ci sono una dozzina di km di puro divertimento, sempre con il mare sulla destra. Le rocce cambiano colore assumendo sfumature che arrivano sino al verde, e si aprono in calette molto più facilmente raggiungibili che nel primo tratto. E quando sei sul Mediterraneo, puoi sempre tuffarti per un bagno rinfrescante 🙂
Torre Argentina, parte del sistema difensivo di torri spagnole distribuite lungo tutta la costa della Sardegna, ci dà il benvenuto a Bosa, alla quale arriviamo ancora in discesa superata un’ultima piccola salita.
Questo posto è sempre affascinante, cambia con le stagioni regalando sempre colori diversi. Se proprio dovessimo consigliare un periodo sarebbe certamente la primavera inoltrata, quando la strada si accende di ginestre profumatissime, una striscia di giallo intenso che taglia a metà il blu tra cielo e mare.