Una chiacchierata con Guglielmo e Maria Cristina, che ci raccontano la loro visione del turismo e la loro avventura a Tresnuraghes.
Voi e l’hotel
Già molti anni fa un amico mi aveva proposto l’acquisto della Villa disabitata dai primi anni 80, ma sia la casa che il giardino erano in un serio stato di degrado. Nel 2007 tutto cambia: forse una visita durante una bella giornata, forse l’esperienza maturata nell’ospitalità, certamente il contributo economico della Regione Sardegna, insomma tutto ha concorso alla nuova decisione di imbarcarci in questa folle avventura di creare un hotel di buon livello nel piccolo e dimenticato borgo di Tresnuraghes!
Una scelta rivelatasi azzeccata, perché l’edificio non era poi in così cattive condizioni e perché il giardino, ristrutturato e impreziosito dalla piscina, ha mostrato tutto il suo fascino legato all’affaccio verso la campagna e il mare, regalando tramonti indimenticabili.
E’ stata una grande sfida ristrutturare senza toccare i pavimenti antichi in graniglia di cemento, ricondizionare gli spazi per ottenere delle camere confortevoli e di fascino, salvaguardando il più possibile tutti gli elementi di pregio esistenti in origine.
Un ruolo importante è stato quello di Maria Cristina, che riusciva a farmi ragionare quando mi facevo trasportare dalla mia fantasia di architetto!
Cosa è per voi l’ospitalità?
Quello che Maria Cristina e io intendiamo come ospitalità ha radici lontanissime: fin dai primi giorni del nostro matrimonio, volevamo che la nostra casa fosse un posto dove accogliere gli amici e persone simpatiche, per fargli scoprire i momenti unici della nostra Bosa, come il Carnevale e la festa di Regnos Altos. Ma la trasformazione di questo senso di amichevole ospitalità in vera e propria attitudine per l’accoglienza l’abbiamo sperimentato avviando l’apertura di Borgo S.Ignazio, ancora oggi l’unico ristorante ricavato fra le antiche case dell’antico quartiere di Sa Costa, che propone solo piatti della tradizione gastronomica locale. Dopo Borgo S.Ignazio è venuta l’apertura dell’Albergo Diffuso Corte Fiorita di cui si è parlato in tutta la Sardegna e non solo e, infine, a conclusione di questo gradevole percorso in compagnia di tante persone abbiamo aperto Villa Asfodeli: sarà l’ultima esperienza? Non lo so!
Un ospite che ami
I clienti del Belgio sono stati per noi una piacevole sorpresa: sempre curiosi, educati e rispettosi del luogo, interessati a conoscere non solo le spiagge ma il territorio nel suo complesso, e poi i nostri primi clienti all’apertura nel 2009 venivano dal Belgio!
Un luogo simbolo di questo territorio
Ci piace ricordare quello che poi è stato per noi lo stimolo per il nome dell’hotel: la pianta dell’asfodelo che fiorisce rigogliosa nei campi tutto intorno a Tresnuraghes e che viene utilizzata dalle donne dei vicini comuni di Flussio e Tinnura per realizzare cestini che sono splendide opere di artigianato.
Cosa non posso perdermi a Tresnuraghes
Sicuramente la possibilità di scoprire in bici un territorio molto vario: il fascino di piccoli paesi dalle caratteristiche antiche, la possibilità di attraversare i vigneti della Malvasia o nello stesso giorno i boschi del Montiferru, le degustazioni lungo gli itinerari di olio, miele e vino, gli affacci su un mare incontaminato con spiagge sempre suggestive.
La Sardegna, in un’immagine
Credo che oggi la Sardegna sia la Terra dei Giganti di Monte Prama, l’Isola dove trovare in ogni luogo le tracce di culture antiche che con il loro avvicendamento hanno creato il fascino segreto di questa terra.
Il Bike Hotel
Scopri nella nostra sezione Bike Hotel gli itinerari che abbiamo disegnato per Villa Asfodeli