Gli Hotel Che Fanno Bene al Territorio

Il turismo è forse un fenomeno sociale più che un industria, infatti cambia nel corso degli anni. Oggi non si parla più di turismo, ma di “turismi”, e cioè di modi di fare vacanza molto diversi tra loro. Ancora adesso, quando dico che facciamo vacanze in bici e che c’è un pubblico disposto a pagare anche diverse migliaia di euro per una settimana, c’è gente che non ci crede:)
Anche nel turismo le cose uniche, se promosse adeguatamente, si è disposti a pagarle di più. E mentre molti luoghi questa unicità se la devono creare, in Sardegna ce l’abbiamo (per ora).

EcoHotels

E allora perché voler diventare come molti altri posti nel mondo? Ma soprattutto, conviene?

Proviamo a raccontarlo con un esempio.
Ci sono due turisti: il signor Bianco cliente del “Resort Pinco Palla”, uno dei grandi resort sulla costa sarda, e il signor Rosso, cliente del “Su Pistillone”, hotel di charme all’interno dell’isola.
Per semplicità facciamo finta che sia il signor Bianco che il signor Rosso spendano per la loro vacanza di tre giorni 1000€, ripartiti tra dormire, mangiare e spese per acquisti vari, e vediamo quello che succede ai loro soldini.
Facciamo anche finta che i loro soldini creino, alle attività dove vengono spesi, un ricavo del 20%.

Pinco Palla resort
Il signor Bianco ama andare al Pinco Palla Resort solo a Luglio e Agosto, perché anche se a giugno potrebbe godersi una spiaggia spettacolare con 35° e senza vicini di ombrellone, forse ha paura di sentirsi un po’ solo dentro a un resort ancora vuoto, effetto uguale al trovarsi in una discoteca da mille mila posti in 5.
Il signor Bianco cena ogni sera in un diverso ristorante tra i 10 disponibili all’interno del Resort: una sera al ristorante greco mangiando freschissime spigole e orate da 350 gr., una sera al ristorante siciliano mangiando freschissime spigole e orate da 350 gr., e finalmente una sera al ristorante sardo ordinando pesce fresco, anzi freschissime spigole e orate da 350 gr. Questo pesce freschissimo viene comprato dall’azienda “Marron”, che vende il suo pesce e i suoi prodotti freschissimi a mille mila ristoranti e resort dell’isola e dell’Italia. Ah, dimenticavo, pesce freschissimo si, ma anche allevatissimo.
Il signor Bianco spende i suoi soldini rimanenti nei negozi del Pinco Palla Resort per comprarsi un paio di Poban, le famose scarpe ortopediche italiane prodotte in Cina.

Su Pistillone
Il signor Rosso ama fare vacanza tutto l’anno e non volendo sentirsi solo, sceglie sempre posti dove esiste una comunità locale che, turismo o non turismo, sia sempre viva. Al signor Rosso piace infatti conoscere gli usi e i costumi dei luoghi che visita.
Il signor Rosso cena una sera al su Pistillone, mangiando agnello che sa di agnello, allevato dallo zio della cameriera che glielo ha servito, la sera successiva al “Ciazzecca”, mangiando culurgiones fatti a mano dalla proprietaria, e gustando il vino prodotto nella zona alla cui vendemmia partecipano spesso i dipendenti del “Su Pistillone”, il terzo giorno mangia al “Masileddu”, dove scopre i “Maharrones”, una pasta fresca tipica fatta giornalmente nel vicino paese di Uliedda. Il signor Rosso ama le cose artigianali e decide quindi di comprarsi un paio di scarpe fatte a mano e su misura, dall’artigiano locale Frankie Corriazzu, spendendo meno che comprare un paio di Poban.

Distribuzione del reddito, Concorrenza internazionale e intensità di lavoro, economie di scala.

Distribuzione del reddito

Su Pistillone
I 200€ del signor Rosso sono stati distribuiti in tutta la zona tra “Su Pistillone”, il ristorante “Ciazzecca” , il ristorante “Masideddu” e l’artigiano Frankie Corriazzu.
Ma c’è di più:
le cene del signor Rosso hanno fatto lavorare i contadini e gli allevatori locali, che riforniscono l’hotel e i ristoranti dell’area.

Pinco Palla Resort
I 200€ del signor Bianco sono andati totalmente nelle tasche del Pinco Palla Resort.
Ma c’è di più:
A – Le cene del signor Bianco hanno fatto lavorare la ditta MARRON che tratta pochissimo prodotti locali. Il responsabile acquisti del Pinco Palla Resort può rifornirsi solo alla Marron, perchè non può andare ogni mattina al mercato a scegliere e comprare cibi locali, sia perchè il mercato del paese vicino al resort non ha quantità sufficienti per soddisfare le richieste di una struttura così grande aperta stagionalmente, sia perché sarebbe complicato e antieconomico (per il resort) comprare tanti prodotti diversi per organizzare menu davvero locali.
B – La gestione del Pinco Palla Resort è separata dalla proprietà, e quest’ultima guadagna non solo dal ricavo annuo, ma soprattutto dalla crescita del valore immobiliare del Pinco Palla Resort, che è direttamente proporzionale alla sua capacità di fare reddito. Quindi succede che questo Resort cambia proprietà ogni due/tre anni, perchè gli investitori (i proprietari della struttura) devono capitalizzare l’investimento, e nel frattempo la gestione deve “spingere” la redditività al massimo proprio per continuare a far salire questo valore immobiliare.
Ora attenzione, se il Pinco Palla Resort ha 400 camere e 1000 posti, e riesce ad essere pieno solo a luglio e agosto, come si fa ad aumentare la capacità di produrre reddito?
Ci sono tre strade: “Razionalizzare” la forza lavoro, allungare la stagione, aumentare la capacità ricettiva. Vediamo cosa succede al Pinco Palla Resort e al Su Pistillone

Forza lavoro

Pinco Palla Resort
Facciamo due conti, il Pinco Palla Resort ha 400 camere con 1000 posti letto e raggiunge il pieno regime solo a luglio e agosto, arrivando a 400 dipendenti, ha quindi un dipendente ogni 2,5 clienti.
Ma il Pinco Palla Resort, che è uguale agli altri millemila resort intorno al mondo e quindi non può distinguersi per tipicità, subisce la concorrenza dei posti dove la forza lavoro costa molto meno, che arrivano ad avere anche 3,4,5…n° dipendenti per cliente, resort con costellazioni di stelle dove si può dormire dentro a un acquario e dove si può sciare anche d’estate.

Su Pistillone
“Su Pistillone” ha 70 camere, circa 180 posti letto e 70 dipendenti, quindi come il Pinco Palla Resort circa un dipendente ogni 2,5 clienti. Ma come abbiamo visto, oltre ai lavoratori direttamente assunti ci sono tutti quegli altri della zona, che vendono i propri prodotti e servizi al “Su Pistillone”. La signora Natalina, proprietaria e anima del “Su Pistillone”, sa che può contare sull’impegno dei propri dipendenti perchè questi hanno la possibilità di vivere nel proprio paese, che il loro reddito è di fatto annuale, e che l’esistenza del “Su Pistillone” aiuta tutta l’economia locale. Si sentono naturalmente parte della struttura, e questo aumenta il livello di ospitalità.

Stagionalità

Pinco Palla
Si potrebbe provare ad allungare la stagione, ma il resort è sul mare e lontano dai paesi vicini, e i vari signor Bianco vanno in vacanza in resort solo a Luglio e Agosto, a causa dell’effetto vuoto descritto in precedenza.
Certo, il Resort Pinco Palla, dà lavoro a 400 dipendenti, ma per 4 mesi, quindi i dipendenti sono costretti a partire ogni anno all’estero per la stagione, con evidenti ripercussioni sulla qualità della vita, o a chiedere la disoccupazione, con evidenti ripercussioni per le casse dello stato. Possiamo anche fare un rapido calcolo per capire quante giornate/lavoro vengono create nella zona: 400*120gg = 48.000 giornate.

Su Pistillone
La stagione del “Su Pistillone” comincia a Marzo e finisce a Novembre, i clienti del “Su Pistillone” cercano infatti non solo mare, e tutti i dipendenti possono contare su almeno nove mesi di lavoro. l tasso di occupazione (il numero di giorni in un anno in cui le camere sono occupate) de Su Pistillone è infatti sensibilmente più alto di quello dei resort sul mare. Sensibilmente vuol dire circa 80% contro circa 35%. Certo, dà lavoro a solo 70 dipendenti, ma per ben nove mesi, e i dipendenti possono vivere nel paese e integrare il reddito con altre attività. Facendo un rapido calcolo, sono 70*270=18.900 giornate di lavoro, ma non stiamo contando tutte quelle dell’indotto, e cioè il lavoro che grazie al Su Pistillone hanno i fornitori di cibo e servizi dell’hotel, poi c’è il reddito speso nel territorio dai dipendenti stessi.

E allora, qual’è la soluzione per aumentare la redditività?

Pinco Palla
Quindi l’unica soluzione per il Pinco Palla Resort è quella di aumentare la capacità ricettiva, così a luglio e agosto potrà ospitare molti più mr. Bianco e sfruttare l’effetto delle economie di scala. E come si può aumentare la capacità ricettiva? Facile, costruendo.

Su Pistillone
Su Pistillone invece non ha interesse a costruire, perché se vuole continuare a servire prodotti locali non può avere millemila camere, altrimenti dovrebbe rivolgersi alla MARRON, ma perderebbe la sua unicità, legata al territorio.
Concludendo, i piccoli hotel integrati con l’economia e la cultura locale hanno un migliore impatto di quelli enormi e non legati al territorio. Ed è per questo che siamo fieri di averli partner nel nostro Sardinia Grand Tour 🙂