Tutte le sfumature del granito
Costa di Calvi
Partiti da Calvi siamo subito sulla splendida strada costiera fiancheggiata da imponenti massi di granito bianco e rosa. Sotto di noi calette che accolgono barche a vela sospese sopra un mare turchese, a circa dieci km dalla partenza ci viene la tentazione del detour a sinistra sino al santuario di Montserrat…ma l’idea si spegne appena ci rendiamo conto della salita al 18%.
E abbiamo fatto bene, perché le energie ci servono a sopportare i prossimi 25 km di strada dissestata, facciamo finta di essere sulla Parigi Rubaix e ci godiamo il verde intenso del maquis.
Galeria e la sua spiaggia nera
Il supplizio è comunque ripagato dal paesaggio, e finisce all’incrocio per Galeria, che vale bene una deviazione, anche perché sin quasi a Porto non troveremo altri posti per mangiare qualcosa.
Un po’ di case, qualche ristorante e piccoli alberghi che godono della vista su una incantevole spiaggia nera. Senso di pace. Torniamo sulla strada principale e attraversiamo il ponte sul fiume Fango, dove ci fermiamo per ammirare lo scenario di montagne che sembrano alpine. Per i più volenterosi c’è l’opzione di una pedalata extra andata e ritorno che risale il fiume quasi sino ai piedi delle montagne, in tutto una ventina di km.
Salita al Col di Palmerella
E ora il gioco si fa un po’ duro…dobbiamo affrontare la salita per il Col di Palmarella, lunga e graduale. Ma lungaaa 😉 Vabbè, in cima ci riposiamo con la vista sul golfo di Girolata, assieme a Scandola due paesini di pescatori quasi irraggiungibili e quindi ancora più affascinanti. Il colpo d’occhio è spettacolare, il granito è diventato rosso intenso e abbraccia il mare distante di un blu scuro e profondo.
Pedaliamo senza sforzo lungo una discesa al 3% che va avanti per km. Se esiste un posto dove si può sperimentare il silenzio della Corsica forse è proprio lungo questa strada, quasi ti avvolge in un senso di serena immensità.
Discesa su Porto
Attraversati i due paesini prima di Porto, Curzo e Partinello, la strada è diventata un sottile nastro di asfalto intagliata su falesie che dominano un mare sempre in movimento. Ormai vicinissimi a Porto, laggiù in fondo e nascosta nel fiordo spunta solo la grande torre quadrangolare, costruita a fine 1500 dai genovesi, protesa a perlustrare l’orizzonte lontano.
Il tramonto da questo posto è uno spettacolo, una meraviglia che da sola merita il viaggio.
Un’altra magnifica giornata lungo The Mediterranean Ride, viaggio epico attraverso Corsica, Sardegna e Sicilia.